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Giugno 7, 2021Il termine “Tiroidite” si riferisce alla “infiammazione della tiroide”. La tiroidite di Hashimoto è nota anche come tiroidite cronica autoimmune. È la causa più comune di Ipotiroidismo ed è una infiammazione cronica su base autoimmune. È più comune nelle donne ed è caratterizzata da familiarità. Questo vuol dire che non si tratta di una malattia che si eredita da una generazione all’altra (in questo caso di parlerebbe di ereditarietà) ma significa che se un membro della stessa famiglia (es. la mamma o il papà) è affetto da tiroidite di Hashimoto, è più probabile (ma non certo) che un discendente (es. la figlia o il figlio) possa sviluppare la stessa malattia.
Qual è la causa della tiroidite di Hashimoto?
La tiroidite di Hashimoto è causata dalla produzione di anticorpi (anticorpi anti tireoperossidasi -AbTPO) che sono rivolti contro la propria stessa tiroide e provocando nella stessa un processo di infiammazione cronica, tendono progressivamente a distruggerla. Si tratta quindi di una forma di malattia autoimmune nella quale il paziente produce degli anticorpi che anziché essere rivolti, come di norma, verso agenti esterni (un virus per esempio) sono rivolti contro la propria stessa tiroide.
Quali sono i sintomi della tiroidite di Hashimoto?
Nella prima fase della malattia, la tiroidite di Hashimoto è asintomatica. Gli anticorpi anti-tiroide infatti, attaccano la ghiandola, ma all’inizio il danno che questi anticorpi apportano alla tiroide non è tale da alterane la funzione. Per un certo lasso di tempo, che è variabile da paziente a paziente, la tiroide, pur attaccata dagli anticorpi, continua a funzionare regolarmente (il TSH, l’ormone che regola la funzione della tiroide, è nella norma). Man mano poi che l’attacco procede, il tessuto ghiandolare viene progressivamente distrutto e la tiroide non è più in grado di produrre una sufficiente e adeguata quantità di ormone tiroideo. È a questo punto che si sviluppa l’Ipotiroidismo, condizione nella quale la tiroide non è più in grado di funzionare correttamente (in questo caso il TSH aumenta al di sopra dei limiti di norma). Quindi, fin tanto che la tiroide funziona correttamente, cioè che il TSH è nella norma, la presenza della tiroidite di Hashimoto non è caratterizzata da alcun sintomo.
Come faccio a sapere se ho la tiroidite di Hashimoto?
La tiroidite di Hashimoto si caratterizza per la presenza in circolo di anticorpi anti-tiroide (AbTPO), quindi per porre diagnosi di tiroidite di Hashimoto è necessario verificare la presenza o assenza di questi anticorpi attraverso un prelievo di sangue. È anche possibile sospettare questa malattia attraverso l’esame ecografico. Nella tiroidite di Hashimoto infatti, gli anticorpi prodotti, attaccando la tiroide, ne alterano la struttura. Pertanto, attraverso l’ecografia è possibile osservare una struttura disomogenea della ghiandola (Fig. 1). In altri casi è il paziente stesso ad accorgersi di un aumento di volume nella parte anteriore del collo; questo può essere determinato dal processo di infiammazione cronica tipico della tiroidite che può comportare un aumento di volume della tiroide.
Esiste una terapia per la tiroidite di Hashimoto?
Non esiste una terapia per la tiroidite di Hashimoto. Una volta che il sistema immunitario ha compiuto un errore a causa del quale ha messo in circolo anticorpi anti-tiroide, l’errore non è più riparabile e non esistono terapie che possano rallentare l’attacco che questi anticorpi apportano alla tiroide. Per qualche tempo si è ipotizzato per esempio che l’uso del Selenio, esercitando una azione anti-ossidante, potesse rallentare l’autodistruzione della ghiandola che conduce poi all’ipotiroidismo, ma le evidenze della letteratura hanno al momento smentito una reale azione positiva da parte del Selenio. Perciò, fin quando pur in presenza di anticorpi anti-tiroide positivi, il TSH è nella norma, cioè la tiroide funziona regolarmente, il paziente non necessita di alcuna terapia.
Se ho la tiroidite di Hashimoto, quali controlli devo effettuare?
Il più importante controllo che il paziente con tiroidite di Hashimoto deve effettuare è rappresentato dal dosaggio del TSH, esame necessario per verificare la funzionalità della ghiandola. Poiché il paziente con tiroidite è infatti destinato a diventare ipotiroideo, deve essere controllato il TSH ogni 12 mesi. Se e fintanto che il TSH è nella norma, cioè la tiroide funziona bene, il paziente non necessita di terapia; se invece il TSH è al di sopra della norma, vuol dire che il paziente è diventato ipotiroideo e deve essere iniziata la terapia per correggere l’ipotiroidismo.
Se ho la tiroidite di Hashimoto, devo avere accortezze particolari?
No, non esistono raccomandazioni specifiche per chi ha la tiroidite di Hashimoto. Non esistono comportamenti, stili di vita, alimenti, che possano migliorare o peggiorare il decorso naturale della tiroidite.
dott. Roberto Negro